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Vivere meglio il proprio rapporto con il cibo e il proprio corpo

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La Mindful Eating: un approccio consapevole al cibo e al proprio corpo

La Mindful Eating, o alimentazione consapevole, è una pratica che consiste nel mangiare con attenzione e consapevolezza.

La Mindful Eating verte su 4 pilastri fondamentali:

  1. imparare ad alimentarsi con consapevolezza e riconoscere le varie tipologie di fame che proviamo;
  2. accettare e rispettare il nostro corpo attraverso un’immagine reale e non ad un’immagine idealizzata e condizionata dai modelli corporei che ci vengono proposti (Instagram, marketing, amici e parenti…);
  3. aspirare ad un corpo sano e forte e non ad un corpo perfetto secondo i canoni che ci imponiamo e che sono influenzati dalla società e dai media;
  4. discostarsi dalla cultura della dieta, fallimentare e dannosa per il nostro benessere psicofisico.

La Mindful Eating va in contrapposizione alla cultura delle diete fatte di privazione e restrizioni, che spesso ci portano a pensare al cibo come tentazione alla quale resistere.

Le diete falliscono proprio perché quando siamo in privazione di determinati alimenti inevitabilmente dopo un certo periodo “sgarriamo”. Lo sgarro e l’abbuffata derivano proprio da questo, dal sentirsi in dovere di privarsi di alcuni alimenti e di essere in condizione di privazione alimentare.

Anche il termine “sgarro” nelle diete ha un accezione completamente negativa, come se cedere e cadere nello “sgarro” fosse qualcosa di sbagliato.

Una persona a dieta che “sgarra” e si “abbuffa” si sente subito in colpa, prova senso di inadeguatezza a fallimento, per non essere stata capace di resistere alla tentazione.

Questo meccanismo è deleterio per la nostra salute mentale e ci fa vivere il cibo come un qualcosa da cui resistere e non farsi tentare, questo ci fa entrare in un meccanismo di giudizio, continuo controllo del cibo, sensi di colpa e meccanismi di compensazione (ho mangiato troppo quindi l’indomani digiuno o mi “ammazzo” di sport per compensare a quello che ho fatto).

La “diete culture” ci insegna che il nostro valore come individui è legato al nostro peso, alla nostra forma fisica e alla nostra capacità di resistere alla tentazione del cibo.

Questo tipo di pensiero ci ha portato ad adottare diete restrittive, che ci fanno sentire privati e frustrati, e a sviluppare una relazione disfunzionale con il cibo. Mangiare diventa un’attività meccanica, priva di significato, che ci impedisce di apprezzare i piaceri del cibo e di ascoltare le necessità del nostro corpo.

Inoltre, la cultura delle diete e della perfezione fisica ci ha condizionati a credere che il nostro corpo debba rispondere a determinati standard di bellezza, senza considerare le differenze individuali e la varietà di forme fisiche che possono essere sane e normali.

La Mindful Eating ci invita a liberarci da questi condizionamenti e a sviluppare una relazione sana e consapevole con il cibo. Ci invita ad ascoltare il nostro corpo, a riconoscere quando abbiamo fame e quando siamo sazi, a prestare attenzione al gusto, alla consistenza e al profumo del cibo, e a mangiare con gratitudine e rispetto.

Questa pratica ci aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza del nostro corpo e delle sue esigenze, a comprendere meglio la relazione tra cibo e salute, e a riscoprire il piacere di mangiare. Ci consente di allontanarci dalla cultura della dieta.

La Mindful Eating va in contrapposizione con le diete classiche perché non si concentra sulla restrizione o sulla privazione, ma piuttosto sull’equilibrio e sulla scelta consapevole. Ci insegna a mangiare una varietà di cibi nutritivi, a prestare attenzione alla dimensione delle porzioni e a scegliere cibi che ci soddisfano a livello emotivo e fisico.

Hai difficoltà a relazionarti con il cibo e ad accettare il tuo corpo? Fai fatica a stabilizzare il tuo peso e/o sei perennemente a dieta? Valuta un percorso di Mindful Eating.

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